Conguagli Abbanoa

da | 27/03/2015 | Articoli, Novità | 0 commenti

Conguagli Abbanoa, quesito del deputato Andrea Vallascas (M5S) all’Autorità per l’Energia, il Gas e il Sistema Idrico

 

Cagliari, 26 marzo 2015 – «Una situazione che mette in discussione la sostenibilità sociale della tariffe, tra conguagli per consumi pregressi e disservizi continui nel sistema di raccolta, potabilizzazione e distribuzione dell’acqua».

E’ quanto afferma il deputato del Movimento 5 Stelle, Andrea Vallascas, che ha presentato un quesito all’Autorità per l’Energia, il Gas e il Sistema Idrico per chiedere la correttezza del ricorso al meccanismo del “conguaglio regolatorio con partite pregresse” applicato da Abbanoa a partire da mese di gennaio di quest’anno che, per ora, potrebbe essere rinviato per effetto di un’anticipazione di Cassa conguagli per il sistema elettrico.

«Secondo quanto sostenuto da Abbanoa – riferisce Vallascas –, non si tratta di un conguaglio retroattivo, ma di una componente della tariffa 2014 che tiene conto del disallineamento tra i costi ammissibili sostenuti in passato e gli importi tariffari applicati all’utenza. Un ricalcolo del valore complessivo di 106 milioni di euro»

«Dalla sua costituzione – prosegue il deputato -, l’azienda ha fatto registrare una molteplicità di disservizi nell’approvvigionamento, nella potabilizzazione, distribuzione della risorsa idrica, nonché nei processi di depurazione delle acque reflue. Gravi criticità si registrano, inoltre, nel sistema di contabilizzazione e fatturazione dei consumi, dove ci sono stati ritardi, anche di alcuni anni, nell’invio delle fatture commerciali, con la conseguente necessità dell’azienda di procedere alla riscossione dei crediti pregressi attraverso forme di conguaglio particolarmente onerose».

«Un ulteriore rincaro delle tariffe, come quello introdotto con i conguagli regolatori – aggiunge Vallascas – si abbatterebbe su un sistema che è ormai socialmente insostenibile per i cittadini chiamati a pagare debiti frutto di una cattiva gestione della società».

«L’azienda – riferisce il deputato del Movimento 5 Stelle – ha accumulato un debito di circa 250 milioni di euro, di cui 100 verso le banche e 150 verso terzi. Mentre la Regione dal 2011 ha avviato una ricapitalizzazione, costata complessivamente 152 milioni di euro, costo che sarebbe passato a 188 milioni di euro con l’accantonamento di altri 36 milioni nel Fondo di garanzia autorizzato dall’Unione europea».

«All’Autorità per l’Energia, il Gas e il Sistema idrico – conclude l’esponente del Movimento 5 Stelle – viene chiesto di verificare se effettivamente il rincaro delle tariffe sia in linea con le direttive dell’Autorità e quali strumenti intenda adottare per fare in modo che le risorse aggiuntive siano effettivamente impiegate per la riqualificazione infrastrutturale e l’ammodernamento e l’efficienza delle reti».

fonte: www.andreavallascas.it

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