Un’eccellenza nel cuore della Marmilla, visita all’Accademia Casa Puddu di Siddi

da | 1/07/2014 | Articoli | 0 commenti

Un’eccellenza nel cuore della Marmilla, che promuove il territorio, attraverso la genuinità dei suoi prodotti e le tradizioni enogastronomiche locali.

Sabato scorso ho vistato Casa Puddu, a Siddi, un’antica casa padronale ristrutturata dal Comune, che dal 2011 è la sede della Fondazione Accademia Casa Puddu, un progetto che ha messo assieme grandi competenze, managerialità e tanta passione il tutto al servizio dell’economia del luogo.

Casa Puddu nasce con l’idea di dare vita a un’accademia di alta formazione per chef, maitre di sala, esperti di vini e territorio.  Ad animare il progetto, il Comune di Siddi, proprietario della struttura, lo chef Roberto Petza, assieme a manager e professionisti che «hanno dato vita – mi ha raccontato Gianfranco Massa, componente del consiglio di amministrazione della Fondazione ed esperto di formazione, che mi ha accompagnato nel corso della visita – a un partenariato supportato da Regione e Provincia del Medio Campidano, coinvolgendo associazioni, istituzioni e soprattutto gli operatori del territorio».

L’obiettivo è creare un sistema virtuoso in grado di promuovere le tipicità locali di qualità inserendole nel lavoro di un grande chef di fama internazionale come Roberto Petza, riferimento fondamentale sia per i corsi dell’accademia sia del ristorante realizzato a Casa Puddu . «Il nostro desiderio – ha aggiunto Massa – è formare degli ambasciatori del territorio, professionisti della ristorazione che possano portare in giro per il mondo i principi di una cucina di qualità legata al territorio e fatta di prodotti genuini e unici perché coltivati in questi luoghi e nella loro stagione. La formula dell’accademia è stata scelta perché evoca un luogo in cui si può apprendere partecipando. La partecipazione è l’elemento necessario per conoscere cosa significhi patrimonio culturale. E oggi i partecipanti ai nostri corsi – una quindicina a corso – trovano tutti un impiego nel settore della ristorazione».

Un approccio importante alla cultura e alle tradizioni eno-gastronomiche della Sardegna, approccio che è stato sottolineato nel corso della visita dallo stesso Roberto Petza. «In giro – mi ha raccontato – ci sono tante accademie di cucina, ma la nostra è diversa perché è una scuola che punta ad insegnare il territorio per valorizzarlo. Noi non siamo uniformati alle grandi aziende, ai grandi fornitori che ti fanno utilizzare i loro prodotti in tutto il mondo, standardizzando di fatto i sapori. Noi non vogliamo uniformarci perché abbiamo una filosofica diversa, quella di far vivere il territorio, le sue materie prime, i suoi profumi, i suoi sapori e dunque far entrare i ragazzi a contatto con il suo sviluppo attraverso l’alta cucina».

Il risultato è che, da quanto mi hanno riferito, l’ottanta per cento delle materie prime proviene dal territorio e dalla provincia, mettendo in moto un’economia che affonda le radici nelle grandi tradizioni agroalimentari del luogo e dando impulso e prospettive di sviluppo alle piccole realtà, spesso orientate all’autoconsumo.

Sabato pomeriggio ho avuto modo di soffermarmi a parlare con Marco Pisanu, ex sindaco di Siddi e presidente della Fondazione, che mi ha fatto conoscere anche parte del paese. Per lui, che è uno dei protagonisti del progetto «l’Accademia vuole essere un punto di riferimento per costruire una vetrina che renda visibile e condiviso il patrimonio culturale ed ambientale che si trasmette con la grande cucina del territorio. E nel contempo vogliamo supportare tra i giovani la propensione alla creazione d’impresa nel settore della ristorazione e dell’accoglienza avviandoli al rilancio della filiera agroalimentare e delle produzioni autoctone».

Siddi è una bella realtà resa possibile dall’incontro tra alta cucina, tradizioni agricole e competenze manageriali. Ed è un esempio dei risultati che si possono ottenere creando un vero e proprio sistema che coinvolga tutto il territorio e le sue risorse migliori. E tutto questo in una realtà a settanta  chilometri da Cagliari lungo percorsi non proprio serviti egregiamente dal trasporto pubblico. Congratulazioni.

 

Fonte: www.andreavallascas.it

 

 

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati

IL 25 SETTEMBRE È GIÀ OGGI. SALVIAMO L’OPPOSIZIONE

IL 25 SETTEMBRE È GIÀ OGGI. SALVIAMO L’OPPOSIZIONE

Cari iscritti, a nome del Comitato Promotore di Alternativa mi rivolgo a voi – e a tutti i simpatizzanti – in un momento politico senza precedenti nella storia della Repubblica italiana. Siete stati con noi gli animatori di questa unica voce di resistenza, che i...

Question time sulle filiere produttive

Siamo dentro un’economia di guerra, inutile negarlo, senza per questo che al momento il Governo abbia approntato misure straordinarie per contenere il rischio di tracollo di intere filiere produttive. Contando che con esse a essere inghiottiti dalla crisi saranno...

Super green pass

Super green pass

Cagliari, 11 gen. - “Il Super green pass per i collegamenti con la penisola è un insulto ai sardi ai cui viene negata la dignità umana in deroga ai principi di uguaglianza tra i cittadini. Una grave discriminazione che sta penalizzando e danneggiando tutti coloro che...

Archivi